Un allenatore, cerca sempre risposte diverse dalla propria squadra.
O meglio, si aspetta crescite sotto tutti i punti di vista, un passo alla volta, durante tutta la stagione.
Ed ogni passo avanti fatto, porta con sè la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro.
Ovviamente queste risposte possono arrivare sotto tanti aspetti: da quello fisico, a quello psicologico, a quello tattico, a quello tecnico, a quello puramente comportamentale.
Ma la crescita alla quale tengo di più, e che veramente a mio parere è in grado di far fare un salto di qualità ad una squadra, è quella mentale. Lavoro continuamente ed in ogni singola seduta su questo aspetto, perché le esperienze fatte mi portano a pensare che sia una delle componenti fondamentali; o ancor meglio, che senza una crescita importante dal punto di vista mentale, “di testa”, come amo dire io … non si va da nessuna parte. Si può essere meravigliosi interpreti della tecnica, ma senza “testa”, tutto è precluso.
Tutto questo per dire che, la vittoria di domenica è frutto di questa crescita. Quasi unicamente di questa crescita e di questa “solidità mentale” che la squadra ha dimostrato di aver acquisito, di aver fatto propria. Non ci si fermerà di certo a questo punto, perchè c’è da crescere ancora TANTISSIMO, sotto tutti gli aspetti, compreso ovviamente quello mentale.
Ma che grande soddisfazione, reggere la “gara di nervi” … la tensione sulla quale l’avversario ha voluto impostare la propria gara, la continua intimidazione, verbale ed a volte anche fisica. Che soddisfazione, che bello.
“Il calcio vince sui calci” o “Il calcio vince sul Medioevo”, potrei dire per semplificare …
ma peccherei di superbia. E allora sto zitto, e mi tengo l’enorme piacere che dà !
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